UNA DOMENICA IN “FAMIGLIA”… DALLE SUORE Di Dubliano Pasquale Lo scorso anno si è dato il via con la sezione Sole agli incontri con le famiglie presso la scuola delle Suore Carmelitane. Il successo è stato tale che non solo quest’anno si è deciso di riproporre lo stesso cammino, ma l’entusiasmo che questi incontri hanno lasciato in quelle famiglie è stato contagioso a tal punto da estendere gli incontri a tutte le classi dell’istituto. E così, in una domenica di sole, noi genitori dei piccoli della materna delle sezioni Sole e Stelle ci siamo ritrovati insieme in un momento di preghiera e riflessione comune. Ognuno di noi quotidianamente insegue con affanno gli appuntamenti della vita, raramente ci diamo appuntamento con Dio e quasi mai troviamo il tempo di riflettere su temi profondi come quelli che ci sono stati proposti. Grazie all’iniziativa di Suor Scolastica domenica abbiamo perso ogni forma di alibi e siamo stati “fortunatamente” costretti a fermarci, a riflettere ed a metterci in discussione; ci siamo confrontati e probabilmente alla fine della giornata ne siamo usciti migliorati. O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia; questi i primi versi del Salmo che ha aperto le lodi mattutine recitate insieme. Incontri come quelli che la scuola sta proponendo alle famiglie dei suoi piccoli danno la consapevolezza di quanto siamo effettivamente assetati di Dio, ma purtroppo per alcuni di noi servono iniziative come quelle di queste donne dono del Signore, che in una domenica qualsiasi decidono di interrompere le nostre frenesie quotidiane per donarci una giornata capace di riempire i nostri cuori. La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa, questo è stato il tema che ha inaugurato questa nuova stagione di incontri. La famiglia che nasce dal disegno che Dio ha per ogni uomo a cui affianca una donna da amare così come per Adamo generò Eva. Ed è proprio la famiglia quella casa costruita sulla roccia dentro la quale possano custodirsi quelle “pietre vive” che sono i nostri figli. In che modo ogni giorno ci lasciamo illuminare da Dio? La tenerezza che doniamo ai nostri figli è accompagnamento, dedizione e sacrificio o debolezza e accondiscendenza anche ai capricci? Come trasmettiamo ai figli il rispetto, l’ascolto e l’obbedienza? Queste le domande sulle quali siamo stati chiamati a riflettere e sulle quali ognuno di noi ha aperto la porta della propria famiglia agli altri raccontando della propria esperienza. Il risultato è che alla fine di questa giornata ci siamo sentiti anche noi “classe”, ci siamo sentiti parte del percorso che i nostri figli stanno facendo in una scuola che in quanto religiosa non è solo di educazione didattica. E visto che l’intento dichiarato di suor Scolastica era anche quello di rafforzare i rapporti tra le famiglie, riprendendo un modo di dire nostrano “chi ti conosce…abbiamo mai mangiato insieme”, abbiamo fatto il primo importante passo verso la conoscenza concludendo la mattinata con il momento conviviale del pranzo tra lo stupore e la felicità dei piccoli che hanno visto i propri genitori occupare le loro sedie del refettorio della scuola. Grazie di cuore alle Suore Carmelitane della scuola Regina Carmeli che hanno deciso di prendersi cura non solo dei nostri figli, ma anche delle loro famiglie. Primo incontro Sez. Stelle: parole dal cuore che trasformano la nostra vita di Elvia Di Camillo È il 13 novembre. È finalmente arrivato l’atteso giorno del primo incontro dedicato alle famiglie, per la sezione stelle. Fratello Sole splende alto nel cielo ed abbraccia con la sua luce il cortile della scuola; si respira un’aria di festa. Le Suore ci accolgono con il loro sorriso rassicurante. Affidiamo i nostri bambini a Suor Monìca ed alla signorina Sonia. Nel salone si svolge la prima parte dell’incontro. Noi genitori della sezione stelle e della sezione sole, guidati da Suor Scolastica e Suor Irene condividiamo questo primo momento pregando, affinché il Signore accompagni la nostra giornata. La Preghiera viene resa ancor più viva dal canto. Ci accompagna al pianoforte suor Silvia. ” Ha sete solo di TE l’anima mia come terra deserta” . Le parole di questo Salmo tante volte cantate, tante volte ascoltate, sembrano ancor più sentite nell’intimità di quest’atmosfera. Solo il Signore può guidare i nostri passi e noi genitori siamo consapevoli che Solo Lui sarà il motore silenzioso della giornata che trascorreremo insieme. Al termine della preghiera, la sezione sole si porta in aula per proseguire l’incontro con Suor Scolastica. Noi restiamo con Suor Irene che ci invita a leggere un’omelia di Papa Francesco sull’importanza delle parole ” permesso, scusa, grazie” Riflettiamo su come facciano parte del gergo comune, ma molte volte siano svuotate della loro essenza. Il Papa con la sua semplicità , capace di toccare le corde più profonde dell’anima, spiega come ,se divenissero parte del nostro vocabolario familiare, riuscirebbero a “medicare” le incomprensioni che nascono in Famiglia quotidianamente e che molte volte costruiscono muri invalicabili. Suor Irene ci invita ad invocare lo Spirito Santo prima di esprimerci in merito a quanto abbiamo letto. Ci confrontiamo . Ciascuno parla della propria esperienza di coppia, di cosa avviene nelle nostre case e quanto queste semplici parole sembrino dimenticate . Qualcuno sente l’esigenza di dire quel “grazie ” che magari ha dato per scontato . Il confronto è la chiave di questi incontri, non solo quello della coppia in sè. Molto spesso, nonostante ci rapportiamo a tante persone nel nostro tran tran quotidiano , ci sentiamo soli. Soli, in compagnia. Ci sentiamo tanti ” Atlante” con il mondo sulle spalle . Parlare con altri che vivono le nostre stesse problematiche ci fa comprendere quanto le nostre vite, le nostre anime siano simili. Alcune volte basta abbassare quel velo di estraneità che ci separa, fermarci un attimo, per riassaporare la bellezza del sentirsi Comunità, Chiesa di Dio. La giornata prosegue. Ci ritroviamo in refettorio insieme alla sezione sole per pranzare insieme . I bambini giocano felici in cortile, qualcuno sente l’esigenza di riabbracciare la mamma ed il papà. Alla fine del pranzo è il momento di impressionare in una foto questo nostro primo incontro. Alla fine dei convegni viene utilizzata un’espressione: “take home message”, ossia cosa ricorderemo di questa giornata, qual è il piccolo tassello del mosaico, che formeremo con questi incontri ,che portiamo con noi. Riallacciandoci alle parole di Sua Santità, ricorderemo di non trattare l’altro come se fosse una nostra proprietà, di non dare per scontate parole che, quando sentite, possono costruire solidi rapporti familiari e comunitari. GRAZIE alle Suore per questa bellissima iniziativa, grazie per il tempo dedicato a noi ed ai nostri figli, grazie perché nel fermarsi, anche poco tempo, si dà vita a riflessioni interiori semplici, ma che possono davvero cambiare radicalmente la nostra quotidianità. |