Di Alessandra Merola
Domenica 30 ottobre noi famiglie della sezione Arcobaleno ci siamo ritrovate nell’Istituto Regina Carmeli, assieme all’insegnante della sezione, la signora Elvira Aulicino, ed alla direttrice della scuola dell’infanzia, suor Scolastica Firinu, per un incontro nel segno della riflessione e del confronto.
Dopo aver affidato i nostri bambini alle affettuose cure della collaboratrice Sonia, la giornata ha preso il via con una presentazione personale da parte di ciascuno di noi. Poi, accompagnati nei canti da suor Silvia, abbiamo recitato le Lodi, intervallando la preghiera con alcune riflessioni di suor Scolastica, sulle orme del primo capitolo dell’esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco “Amoris Laetitia”.
In un secondo momento, mentre i bambini pranzavano in allegria, noi padri e madri, divisi in due gruppi, ci siamo confrontati su alcuni quesiti-guida consegnatici dalle insegnanti ed incentrati sull’importanza della gioia dell’amore in famiglia, sulla Parola di Dio come lampada per i nostri passi, sulla tenerezza del Padre verso di noi e sulla nostra tenerezza nell’educare i nostri piccoli, sul modo in cui proviamo a trasmettere loro i valori del rispetto, dell’ascolto e dell’obbedienza.
Mettendo insieme, poi, i frutti di entrambe le discussioni, ci siamo ritrovati su più punti: l’importanza per noi genitori di vedere i nostri bimbi sereni ed in salute e di quanto anche la stabilità lavorativa e, soprattutto, l’armonia della coppia contribuisca all’equilibrio familiare; la difficoltà che alcuni di noi riscontrano nel trovare spazio all’incontro personale col Signore nella preghiera che, spesso, viene ridotta a richieste nei momenti di difficoltà o relegata a brevi intervalli tra i vari impegni quotidiani; l’esperienza che ciascuno di noi, nessuno escluso, ha vissuto della tenerezza di Dio nella propria vita; la difficoltà che riscontriamo nel nostro ruolo di educatori, spesso stanchi e stressati da problemi di vario genere che, immancabilmente, si riflettono nella relazione coi figli, traducendosi in impazienza e mancanza di coerenza nel far rispettare determinate regole; l’esempio come strumento per imprimere nei bambini il senso del rispetto verso l’altro, come qualcuno da ascoltare e da accogliere.
Successivamente, mentre i bambini giocavano in cortile, nella mensa della scuola abbiamo condiviso il pranzo e, insieme ai bambini, gli squisiti dolci preparati da alcune mamme. A conclusione della giornata la S. Messa nella cappella dell’istituto a cui sono seguiti, nel salutarci, il più sincero ringraziamento alle suore per averci dato questa preziosa possibilità e la promessa di ripetere al più presto quest’esperienza di crescita personale e collettiva.